NOME BOTANICO: Taraxacum officinalis
GENERE: maschile
PIANETA: Giove
ELEMENTO: Aria
DIVINITA’: Brighid
POTERI: divinazione, desideri,
protezione, purificazione, richiamo degli spiriti.
DESCRIZIONE: È una pianta erbacea e
perenne, di altezza compresa tra 3 e 9 cm. Presenta una grossa radice a fittone
dalla quale si sviluppa, a livello del suolo, una rosetta basale di foglie
munite di gambi corti e sotterranei. Le foglie sono semplici, oblunghe,
lanceolate e lobate, con margine dentato (da qui il nome di dente di leone) e
prive di stipole. Il fusto, che si evolve in seguito dalle foglie, è uno scapo
cavo, glabro e lattiginoso, portante all'apice un'infiorescenza giallo-dorata,
detta capolino. Il capolino è formato da due file di brattee membranose,
piegate all'indietro e con funzione di calice, racchiudenti il ricettacolo, sul
quale sono inseriti centinaia di fiorellini, detti flosculi. Ogni fiore è
ermafrodita e di forma ligulata, cioè la corolla presenta una porzione
inferiore tubolosa dalla quale si estende un prolungamento nastriforme (ligula)
composto dai petali. L'androceo è formato da 5 stami con antere saldate a tubo;
il gineceo da un ovario infero, bi-carpellare e uniloculare, ciascuno
contenente un solo ovulo e collegato, tramite uno stilo emergente dal tubo, a
uno stimma bifido. La fioritura avviene in primavera ma si può
prolungare fino all'autunno. L'impollinazione è di norma entomogama, ossia per
il tramite di insetti pronubi, ma può avvenire anche grazie al vento
(anemogama). Da ogni fiore si sviluppa un achenio, frutto secco indeiscente,
privo di endosperma e provvisto del caratteristico pappo: un ciuffo di peli
bianchi, originatosi dal calice modificato, che, agendo come un paracadute,
agevola col vento la dispersione del seme, quando questo si stacca dal
capolino.
HABITAT E COLTIVAZIONE: Il
tarassaco cresce spontaneamente nelle zone di pianura fino a un'altitudine di
2000 m e in alcuni casi con carattere infestante. È una pianta tipica del clima
temperato e, anche se per crescere non ha bisogno di terreni e di esposizioni
particolari, predilige maggiormente un suolo sciolto e gli spazi aperti,
soleggiati o a mezz’ombra. In Italia cresce dovunque e lo si può trovare
facilmente nei prati, negli incolti, lungo i sentieri e ai bordi delle strade.
La
coltivazione del tarassaco non richiede quasi nessun intervento. Seminare in
primavera, direttamente a dimora, distanziando i semi di 25-30 cm, e
interrandoli a una profondità di mezzo centimetro. Il tarassaco è una pianta
perenne, e anche se la sua rosetta di foglie scompare se l'inverno è troppo
rigido, la radice sopravvive e genera nuove foglie fresche in primavera.
Necessita
di esposizione soleggiata, e tollera bene anche i terreni più aridi, anche se
deve essere irrigato regolarmente se si vuole utilizzarlo.
RACCOLTA: Il rizoma si raccoglie in
settembre - ottobre o in febbraio, prima che la pianta fiorisca; si lava per
eliminare la terra e si tagliano le radichette laterali. Le infiorescenze in
primavera. Le foglie in estate e autunno.
PROPRIETA’ MAGICHE E CURIOSITA’: Il
Tarassaco è una pianta medicamentosa, nota fin dall'antichità, e cresce
spontaneamente sui prati, fino a 2000 metri, in molte parti d'Europa ed è una
pianta infestante, ottima per uso alimentare. Il tarassaco è più comunemente
noto come soffione, o dente di leone. I suoi fiori si aprono appena sorge il
sole e si chiudono al tramonto, per questo motivo nell'antichità si credeva
fosse nato dalla polvere sollevata dal carro del Dio del Sole mentre camminava
attorno alla Terra. La tradizione sostiene che se si è lontani dalla persona
amata si può affidare un messaggio alle piumette del soffione, pensando
intensamente alla persona, e soffiandoci sopra con forza. Il Tarassaco protegge
e purifica e i suoi fiori portano denaro. La radice essiccata, tostata e
macinata come il caffè si usa per preparare un infuso che stimola i poteri
psichici. Lo stesso infuso messo sotto il letto richiama gli spiriti. I
soffioni vengono utilizzati anche per divinare: Le ragazze che vogliono
sposarsi soffiano sui piumini e a seconda di quanti soffi sono necessari per
disperderli tutti, tanti saranno gli anni che devono attendere prima di
sposarsi.
PROPRIETA’ CURATIVE: Del
tarassaco si usano le foglie, i fiori e la radice. E' un tonico, lassativo,
diuretico e coleretico. Disintossica fegato e reni. Attenua l'ipertensione. La
radice è uno dei più potenti disintossicanti in natura. Usato come decotto
libera lo stomaco e la cistifellea dalle tossine, stimola i reni e favorisce
una costante eliminazione delle tossine originate da infezioni e inquinamento
ambientale. Anche le foglie (molto ricche di potassio, di vitamine del gruppo
B, C, E, di flavonoidi, steroidi, acido linoleico) consumate in insalata o come
infuso hanno le stesse proprietà, in più possono dissolvere i calcoli alla
cistifellea. Depura il fegato e lenisce i disturbi cutanei quali eczemi,
psoriasi, orticaria e acne. Il tarassaco non va usato durante la gravidanza e
l’allattamento e neanche nei casi in cui vi siano problemi di occlusioni alle
vie biliari. In linea generale quindi è possibile dire che il tarassaco abbia
un’ottima azione drenate e depurativa, per tale motivo è utilizzato per fare le
cosiddette “cure di primavera”, per aiutare l’organismo a eliminare le sostanze
tossiche e affrontare con nuovo vigore la nuova stagione. Le api adorano i
fiori di tarassaco, dai quali ricavano il nettare e il polline, che poi
diverranno un ottimo miele omonimo. Le foglie di Tarassaco vanno di preferenza
consumate crude in insalata, da sole, o aggiunte a altre verdure crude o in
insalate miste. Cotte, si usano come Spinaci, passati al burro o in insalata
condita con olio e limone e consumata appena tiepida. Si possono unire
alle Bietole da taglio, alla Borragine, alla Malva, alle Ortiche e cotte stufate.
Lo stufato è un ottimo contorno adatto a carni rosse alla griglia o a petti di
pollo lessati. Si possono aggiungere alla minestra di verdura le foglie
di Tarassaco più spesse. Occorre aggiungerne pochissime, perché
altrimenti la minestra prende un sapore troppo amaro.
Estratto dal mio ebook "Grimorio Verde - I Tesori della Terra"
Estratto dal mio ebook "Grimorio Verde - I Tesori della Terra"
Nessun commento:
Posta un commento