domenica 14 aprile 2013

Danu


Danu sarebbe una Dea Madre, le prove della sua esistenza non sono accertate (consiglio di leggere il post, lunghetto, ma illuminante XD http://spaziosacroaltaredibrigida.blogspot.it/2013/06/le-tuatha-de-danann.html). Il nome di Danu significherebbe “conoscenza, acqua dei cieli”. Secondo il mito celtico il suo trono è collocato nella costellazione circumpolare di Cassiopea. In un mito, riscritto da Peter Berresford Ellis, Danu sarebbe la sposa di Bilè (Bilios, Beli). Secondo il mito fu Danu ad irrigare l’Albero del Mondo (rappresentato da Bilè, il cui nome significa “Albero Sacro”, è quindi un’unione simbolica e feconda tra le due divinità)  e a concedere la vita alla Terra. Dalla loro unione nacque Dagda e Brighid. Molti fanno il parallelismo tra Danu e la gallese Don i cui figli sono: Gwydyon (scienza e luce), Arianrhod (Dea dell’alba, della Luna e delle Stelle, Signora della Via Lattea e custode delle anime), Nudd (Dio del cielo), Amaethon (agricoltura), Gofannon (arte del metallo), Penardun (moglie di Llyr, Signore del mare), Gilfaethwy, Nynniaw e Peibaw. Don era considerata la Dea degli Antenati, La Madre degli Dei, è una Dea antica, di cui si sa poco, progenitrice di tutte le tribù. L’unione della Dea con il Dio della tribù, celebrata nella mitologia e nel rituale tradizionale, rappresentava il legame tra il popolo e il suolo fertile. Peccato però che sia il mito irlandese che quello gallese siano stati oggetto di profonde rielaborazioni letterarie, ragione per cui non è molto agevole mettere in correlazione eventi e personaggi.
Secondo i sostenitori dell'esistenza di Danu, il suo nome avrebbe un'origine dravidica, deriverebbe cioè direttamente dalla Danu indiana. 
Alcune delle più antiche pratiche religiose conosciute vengono da un popolo di origine mediterranea, chiamato Dravidi, insediatosi circa 6.000 - 5.000 anni fa nella Valle dell’Indo, prima ancora di loro vi furono gli Adivasi, una società tribale, di stampo matriarcale e animista. La religione dravidica si fonda sul culto per la Dea Madre, per il dio Shiva, per gli alberi sacri, per alcuni animali quali la vacca e il cobra, e per i simboli sessuali intesi come continuità del genere umano; molto importante è anche il rito della cremazione. La loro religione fu trasportata nei millenni dai mercanti marittimi e da varie correnti migratorie, fino a formare la base dei sistemi pagani di tutta Europa. Le divinità dei Dravidi, ossia Shiva (o Isha) e Shakti (o Uma, Devi, Danu), possono esser visti nella prospettiva di datazione, migrazioni e delle radici tradizionali come i precursori della dualità europea del Signore e della Signora. Si pensa, infatti, che alcune genti di origine indo-europea, si stanziarono nella regione del Danubio e da lì si espansero in tutta Europa all'inizio del 1 ° secolo a.C., giungendo fino all’Irlanda, dove vennero chiamati "Tuatha de Danann" (Le tribù di Danu) perché portarono con sé la loro Dea. Danu, Madre dei Danava, nei Rigveda è la personificazione delle acque primordiali. Viene chiamata la madre di Vrtra, il serpente demoniaco ucciso da Indra. La dea indù Danu è stata la madre degli oscuri Asura gruppo di divinità in contrasto con i luminosi Deva. Mentre nello zoroastrismo, un'altra antica religione indiana gli ahuras (Asura) sono gli esseri buoni e i Deva sono gli esseri malvagi. Probabilmente questa contrapposizione di vedute dipende da contrasti interni tra due o più tribù. La parola sanscrita danu, intesa come "pioggia" o "liquido", viene paragonata all'avestico danu che significa "fiume". In Irlanda, il nome della Dea significa "rapido fluire." La radice "dan" significa invece "conoscenza" in gaelico. In gallese "dan-" significa "terra bassa" o "terra umida". Il nome Danu quindi sembra affine con il sanscrito, "Dana" che significa "le acque del cielo." In indù, Danu significa "sconosciuto". 

Nessun commento:

Posta un commento