giovedì 31 gennaio 2013

Il pane di Bride


Ho appena finito di preparare il pane di Bride per questa notte speciale e il risultato sembra buono, se non altro è carino XD La consistenza è diversa da ciò a cui siamo abituati, è un incrocio tra un pane al burro e un biscotto, ma non è soffice come si potrebbe pensare. Il sapore è neutro, né dolce né salato, è ottimo accompagnato con il miele e la marmellata, oppure come accompagnamento per la frutta secca. Vi passo la ricetta, tenete presente che potete variare le dosi per renderlo più dolce, aumentando ad esempio la quantità di miele ed unendo magari all'impasto delle noci, mandorle e/o uvetta...a voi la scelta. ^_^

Ingredienti:
1 tazza di farina 00
3/4 di tazza di avena 
1 cucchiaino di miele
3 pizzichi di sale
1 pizzico di cannella
1 cucchiaino di lievito istantaneo per dolci (se utilizzate il lievito di birra, o il lievito madre, ricordatevi di lasciar crescere l'impasto per qualche ora prima di infornarlo)
1 punta di cucchiaino di bicarbonato
3 cucchiai di burro a fiocchetti piccoli
1 uovo
1/2 tazza di latticello (semplice latte e succo di mezzo limone, lasciate riposare per una ventina di minuti, oppure latte e yogurt bianco in pari misura)

Preriscaldate il forno a 220°C. Mescolate le polveri e aggiungetevi il burro tagliato a pezzettini e il miele, lavorate con mani per aiutare il burro ad amalgamarsi e diventare friabile. Unite la farina di avena e mescolate. In una tazza mettete il latticello e sbattetevi all'interno l'uovo. Mescolate i liquidi alle polveri. Se l'impasto è troppo molle, aggiungete altra farina quanto basta per ottenere una pasta morbida, ma maneggiabile. Ora potete decidere di farne una pagnottella, oppure tanti panini piccini, o ancora come ho fatto io, dargli la forma della croce di Bride o farne delle spirali. Infornate per circa 15-20 minuti.

Ricetta estratta dal mio ebook "Il ricettario della Strega in cucina" 

mercoledì 30 gennaio 2013

Benedizione della Luce


Possa la benedizione della luce
risplendere in te, luce fuori e luce dentro di te,
possa la benedetta luce del sole
brillare sopra di te e scaldare il tuo cuore con il suo bagliore
come un grande ardente fuoco, così che lo straniero possa
giungere e scaldarsi con esso, che gli è amico.
E possa la luce brillare nei tuoi occhi
Come la fiamma di una candela che luccica dalla finestra di una casa
invitando il viandante ad entrare, riparandosi dalla tempesta.
E possa la benedizione della pioggia
scendere su di te, la soffice dolce pioggia,
possa essa cadere sul tuo spirito, così che tutti i piccoli fiori
possano sbocciare e fiorire
e diffondere la loro dolcezza nell’aria,
e possa la benedizione delle grandi piogge scendere su di te
possa essa battere sul tuo spirito e lavarlo, rendendolo candido e pulito
e lasciandolo come un lucente specchio d’acqua, dove il blu
dell’Altromondo brilla con le sue stelle.
E possa la benedizione della terra
avvolgerti, la grande e rotonda terra;
possa tu essere sempre gentilmente accolto
da coloro che camminano lungo le strade che tu percorri.
Possa la terra essere soffice sotto ai tuoi piedi quando
riposi sopra di essa, stanco, alla fine del giorno
e possa essa riposare leggera su di te quando,
alla fine, ti sdraierai sotto la sua superficie.
Possa il riposo essere così leggero su di te che la tua anima
Si libri lesta fuori dal corpo
E salga in alto, libera,
sulla sua via verso il Divino.

Viaggio di guarigione e ispirazione

Vi propongo una visualizzazione guidata che in genere svolgo a Imbolc...Vi consiglio, soprattutto se siete soli, di leggere e registrare la visualizzazione e riascoltarla poi come linea guida quando verrà il momento. I punti di sospensione indicano i momenti di maggiore pausa, che possono variare da 1 a 10 minuti, regolatevi in base alle vostre esigenze. Alla fine di queste esperienze meditative, prendete l'abitudine di appuntarvi tutto, vedrete che vi tornerà utile successivamente.

Mettetevi comodi, seduti o distesi. Chiudete gli occhi e concentratevi sul respiro… inspirate ed espirate lentamente e profondamente…lasciate scorrere liberamente i pensieri senza soffermarvi su nessuno di essi, concentratevi solo sul vostro respiro, profondo e regolare… Continuate così…inspirate ed espirate….spostate la vostra attenzione sul vostro corpo, partendo dai piedi e salendo fino alla testa, contraete i muscoli e rilassateli. Prendetevi tutto il tempo che vi serve… Inspirate ed espirate…siete sempre più rilassati…sempre più rilassati… Immaginate di essere in un bosco è quasi il tramonto, guardatevi intorno… sentite l’aria fresca sul viso, i profumi della terra, vedete i colori del bosco, in quale stagione vi trovate? Toccate i tronchi degli alberi, sentite la ruvidezza della corteccia…ad un certo punto avvertite un battito d’ali, alzate la testa e vedete uno splendido cigno in volo… Realizzate che è lì per voi così iniziate a seguirlo mentre vi fa strada… arrivate sulla sponda di un lago e di fronte a voi c'è una barca. Salitevi sopra. All'improvviso essa inizia a muoversi sulle placide acque del lago, seguendo il cigno… Guardando nelle profondità del lago voi potete osservare tutti gli aspetti della vostra vita…Arrivate su un isola incantevole, dove si respira aria di pace e gioia, dei sentimenti antichi si risvegliano dentro di voi… Camminate, osservando ciò che vi circonda…Camminando giungete ad una radura, al centro della quale arde un fuoco… Lì vi sta aspettando Brighid, indossa un abito bianco con decori dorati e rossi e sulle spalle porta un mantello verde, il suo volto è candido, la sua espressione fiera, forte, ma allo stesso tempo calma, i suoi occhi sono di un brillante verde smeraldo e i suoi lunghi capelli color del rame… E' di fianco al fuoco, rapidamente inizia a battere su un'incudine, che era dietro di lei…con un martello e forgia un oggetto che prende tra le mani. Quando lo guardate sembra cambiare continuamente forma: prima sembra essere una foglia, poi un globo, infine diventa una stella… Brighid ride profondamente e musicalmente, getta la stella in aria, dove si muove nel cielo notturno e prende il suo posto tra le costellazioni scintillanti… Vi sentite a casa, accolti affettuosamente, vi rilassate e anche voi ridete. Lei vi accetta per ciò che siete ed è lieta che siate arrivati… Ella inizia a muovere le mani intorno e dentro al vostro corpo, liberando e guarendo tutti i luoghi oscuri e riempiendo ogni cellula del vostro corpo di amore… Alcune cellule malate non riescono ad accettare il suo amore così Lei le individua e le estrae gettandole nel fuoco, allora voi sentite le vostre paure e i vostri dubbi su voi stessi che si dissolvono finché non fanno più parte di voi…  Mentre il fumo si alza dal fuoco sacro, entrate dentro di voi e cercate la comprensione. La Dea è lì con voi per aiutarvi a guarire voi stessi e cura amorevolmente ogni parte del vostro essere… Quindi rimanete con voi stessi e con Brighid mentre cercate di comprendere i cambiamenti che dovete effettuare per completare questa guarigione… Brighid vi conduce ad un laghetto…Toglietevi gli abiti e immergetevi nell'acqua limpida e fresca… Ella versa su di voi dell'acqua da un recipiente purificandovi. Provate una grande gioia di vivere e la Dea condivide questi sentimenti con voi. Vi sentite amati e grati…Ella vi fa un dono, un simbolo che è un amuleto protettivo di colore verde…Passate altro tempo con lei, chiedendole un aiuto per qualche vostro progetto creativo, o per qualcosa che vi turba, chiedetele ispirazione e consiglio, potrebbe mostrarvi una visione, chiedendovi di guardare tra le fiamme del fuoco, come risposta alle vostre domande, voi siate attenti alle sue parole e azioni. Siate ricettivi e rispettosi…….. Lei vi dice che potete chiamarla quando volete. Potete invocare la sua presenza usando il simbolo che vi ha dato…… Quando vi sentite completi ringraziatela e seguite nuovamente i cigno per tornare indietro…… Lentamente riprendete coscienza del vostro corpo e della vostra stanza e quando siete pronti aprite gli occhi.

Invocazione a Brighid



Amata Brighid della tripla fiamma,
figlia di Dagda,
custode delle sacre fonti
la cui voce è l'anima dell'arpa
ci appelliamo a Te!
Insegna alle nostre mani a guarire e ai nostri cuori a cantare.
Affidiamo il percorso della nostra vita alle tue cure
e ti chiediamo di donargli una forma,
piegando e torniando i nostri cuori sulla tua brillante incudine di fiamma
trasformaci in gioielli
perfetti per essere incastonati nell'occhio della tua arpa senza tempo
per suonare per l'anima della gente nei tempi di dolore
e nei momenti di festa.
Ti ringraziamo per i tuoi doni: Poesia e Musica
risate e lacrime,
e per il balsamo curativo della tua saggezza.
Possano le nostre menti ricordare e meditare sempre
sul dono delle tue acque sacre,
che ci circondano nella nostra nascita
e ci velano il nostro destino.
I nostri cuori sono aperti per ricevere la tue benedizioni.
Levatrice delle nostre anime, pioggia su di noi,
bagnaci con la tua ispirazione in cortine di canto
dalle cascate sacre nel regno dove tu abiti.
Vieni a noi come Vergine con il profumo dolce dei fiori.
Vieni a noi come Madre che ci nutre con i suoi frutti.
Vieni a noi come Donna Saggia nelle forti raffiche invernali.
Aiutaci a vedere il tuo Mistero in tutta la creazione,
a conoscere la gratitudine e il rispetto.
I nostri cuori cantano a te con amore.
Insegnaci a cambiare come le mutevoli stagioni.
Insegnaci le forme della bellezza come il silenzio dello stagno nel bosco
e il rombo delle onde dell'oceano.
Insegnaci a guarire come la gemma lenitiva che rinfresca gli occhi e
ristora gli arti.
Con umiltà e luminosa speranza
noi ti invochiamo in questo momento. 

Tradotta dall'inglese e liberamente adattata da “A Druid’s Herbal” di Ellen Evert Hopman

giovedì 24 gennaio 2013

La bambolina di grano e il letto di Brighid


..Come ben Sappiamo..
..la Figura della Madre si esprime nella Terra e nel Cielo..
..attraverso le Fasi della Crescita "Lunare"..

..Imbolc raffigura l'Aspetto della sua Fanciullezza..
..poiche' la Dea in questi giorni viene considerata una "Dea fanciulla"..

..a quei Tempi le Fanciulle venivano "Festeggiate" come la Rappresentazione del Simbolo della stessa Dea..
..Ovvero la Dea fanciulla..

..perche' in Esse le Donne piu' Anziane vedevano il "volto" dell'Energia della Madre che si Esprimeva in Esse..
..tuttavia le Donne consideravano questo Momento come un Termine di Grazia del loro "Ricordo"..
..la stessa Fase che le Donne piu' Anziane avevano vissuto da Prima delle "fanciulle"..

..Erano le Donne piu' Anziane e seguire i Passi di questo Processo di "Crescita" delle piu' Piccole..

..e in Loro si accendeva quella "passione" del Ricordo degli Anni passati..
..e del Ciclo naturale della Vita che scorre lentamente..
..Accettando in Esse la Crescita della loro stessa Esperienza che avevano "maturato"..

..Le Donne fanciulle ..rappresentevano il simbolo della Promessa..
..quella Promessa considerata altrettanto Importante per la Fase della loro Crescita e Maturita'..
..ovvero il Simbolo della "Fanciulla Sposa"..

..in quei giorni si Determina la Fanciulla Sposa che era prossima a questa Fase di Maturita'..

..tra le tante "correnti" pagane di quei tempi..
..vi Narro di un'Antica tradizione pagana..
..che considerava quei giorni cosi' "speciali"..
..da Iniziare la Preparazione del Rito della Vita nei Tempi piu' Precedenti..

..ogni cosa veniva "creata" ovviamente a Tema nel modo piu' rigoroso e attento possibile..
..poiche' per Loro..
..questo era un Momento "speciale"..
..e ogni cosa doveva Esserne seguita Altrettanto..

..venivano fatte dalle Manine delle "donne" piu' Anziane assistite dalle piu' "giovani"..
..delle "bamboline" di Grano essiccato o utilizzando dei legnetti per la Loro "creazione"..
..queste Tenere "bamboline" contenevano in Se' un Simbolo molto Importante legato al loro Culto..
..ed era ovviamente la "Dea fanciulla"..

..qualche giorno prima preparavano le Ceste che venivano "adornate" curatamente nel suo Fondo..
..con i Fiori e i suoi Petali essicati e Colorati..
..e profumati dagli Oli stessi che le Donne avevano sempre accuratamente "preparato"..

..le "bamboline" veniva collocate all'Interno di queste "ceste"..
..e durante il Giorno della Festivita'..
..le Donne "fanciulle" andavano di casa in casa..
..a raccogliere i "doni" da collocare al suo Interno..
..solitamente erano Donne fanciulle promesse in "Sposa"..
..questo e' un'Augurio di Buon Auspicio che portava in Se' il Simbolo della Dea fanciulla nella sua pienezza..

..nel frattempo le Donne invece piu' Anziane..
..concedevano il loro Contributo a questo "Rito" di passaggio..
..Creando delle "bacchette" sempre fatte dalle loro Mani..
..queste "bacchette" erano sempre fatte di "grano" essiccato e pezzettini di legno che gli erano stati Concessi..

..la Sera prima..
..le Donne si radunavano e per tradizione di Rito..
..e venivano "bruciate" le bacchette attraverso il Concilio del Rito nella Preghiera verso la Dea Madre..

..Tutto veniva Arso nel Tempo della Conciliazione della Crescita della "Dea fanciulla"..

..la Mattina successiva le Donne Anziane controllavano i "segni" di cio' che era stato bruciato..
.."leggendo" la Trama della Tradizione pagana legata al Culto dell'Intuito femminile..

..da questo..le Donne Anziane determinavano il Loro "cammino" che si custodiva nell'Anno successivo..
..l'Anno che avrebbe determinato il periodo della Fertilita' in senso generale..
..a partire dal Raccolto e dell'Abbondanza della Terra..
..e dell'Auspicio delle Fanciulle Spose che seguivano..

Articolo scritto da: *Giusy Stregatta* 
Trovate altri suoi scritti sulla sua pagina Segnali di Fumo
Potrete ascoltarla su Radio Duedd 

COME COSTRUIRE LA BAMBOLINA DI GRANO


Per tradizione le bambole di grano (o di granturco, in quanto si possono realizzare sia intrecciando le spighe che le foglie delle pannocchie) sono una raffigurazione della Dea, nel suo aspetto di portatrice di fertilità. Molti la preparano a Lughnasadh e la vestono di Primavera a Imbolc. In questo modo, la Madre del raccolto diventa la Sposa di Primavera, che è uno degli innumerevoli aspetti di Brighid. Se usate delle foglie secche di granturco, avrete bisogno di lasciarle in ammollo in acqua per qualche ora per riuscire a piegarle senza romperle. Avrete bisogno anche di un po' di spago, o qualche nastro colorato, e del cotone. Per prima cosa dovrete prendere una foglia, posizionare a circa metà lunghezza un po' di cotone per dare una forma tondeggiante, e fermare il tutto con il nastro o lo spago. Per fare le braccia, prendete un altro paio di foglie e ripiegatele. Annodate le estremità e poi sistematele di traverso, appena sotto il primo spago. Chiudete poi il "busto" della bambola con altro nastro/spago. Se volete dare alla vostra bambola un po' più di consistenza, prima di farlo imbottitela con altro cotone. Infine, se fate passare altre foglie ripiegate nel nastro che ferma il busto della bambola, avrete confezionato la gonna. Per rendere regolare l'orlo potrete pareggiarlo con un paio di forbici. A questo punto, se avete lasciato le foglie a bagno, dovrete aspettare che si asciughino completamente.La testa può essere riempita con chicchi di grano o lenticchie. Ora che la bambola è pronta, potete decorarla disegnandole una faccia, magari incollandole dei capelli di lana e dei pezzi di stoffa colorati come vestito.


Un'altra cosa che potete fare, soprattutto ora che avete la bambola, è il "Letto di Brighid". Si tratta semplicemente di prendere un cestino e foderarlo con qualsiasi cosa lo faccia assomigliare ad un comodo giaciglio, perché la Dea sia benvenuta in casa vostra. Se non avete la bambola ma volete comunque preparare il Letto, potete metterci dentro una piccola scopa - che è sempre simbolo di fertilità; e se volete che Brighid porti abbondanza nella vostra vita, mettete nel letto con lei anche una bacchetta o qualche altra cosa che rappresenti il Dio.
La tradizione vuole che, una volta allestito il talamo per le due raffigurazioni, e sistemato accanto al focolare (ma se non ne avete uno, va bene anche il vostro altare ), potete accendere delle candele tutto intorno e lasciarle bruciare per intero avendo, ovviamente, l'accortezza di sistemarle in modo che non prenda fuoco qualche cosa. 

mercoledì 23 gennaio 2013

Preghiera per la pace


Brighid tu che sei la Dea della Pace
porta armonia dove c'è conflitto
porta luce dove c'è buio
porta speranza dove c'è disperazione
porta la gioia dove c'è la tristezza
possa il tuo mantello coprire coloro che soffrono
e possa la pace finalmente colmare i nostri cuori
e abbracciare il mondo.
Insegnami ad agire con correttezza
e a rispettare l'intero creato.

La Croce di Brighid


Una delle più diffuse usanze irlandesi associate a Brigid è la costruzione della “Cros Bride” (Croce di Brigid) che potrebbe aver avuto origine da un simbolo solare. Non è difficile infatti scorgere in essa la somiglianza con una svastika,  Secondo alcuni, la croce rappresenta anche la ruota dell’anno, sacra alle dee, che segna i cicli della natura. Ci sarebbe anche una corrispondenza dei quattro bracci della croce con i cosiddetti “quattro aspetti della dea”: la Vergine, la Madre, la Strega e la Vecchia Saggia. Tra i suoi molti aspetti, Brighid è considerata anche una dea del crocevia. Si dice che lei sia in grado di vedere dove siamo stati, e dove ogni strada potrebbe portarci. Una croce di Brighid unisce i quattro elementi, e crea percorsi che viaggiano nelle quattro direzioni. Per questo motivo, Imbolc è il momento ideale anche per la divinazione. Lasciatevi quindi guidare dalla Dea mentre create la croce cercando di capire che strada prendere l'anno a venire, chiedete la sua ispirazione. La croce di Brigid viene tradizionalmente intrecciata nel giorno della vigilia della sua festa (il primo febbraio) e posta in casa, solitamente sulla porta, per benedire tutti quelli che entrano o escono, e per ottenere protezione della casa contro il fuoco e le malattie. Spesso una croce veniva posta nella stalla per proteggere gli animali e per assicurare la produzione del latte. In alcuni luoghi è diventata un simbolo di pace e benevolenza e veniva offerta come segno di un desiderio di amicizia e riconciliazione dopo una lite. D’altronde, uno degli appellativi di Santa Brigida è proprio “la Portatrice di Pace”. Secondo un’usanza, una ragazza di nome Brigid accompagnata da un gruppo di altre ragazze porta delle croci nelle case del suo villaggio. In ogni casa alla quale fa visita viene salutata con una benedizione in irlandese.


I materiali impiegati, secondo la tradizione, sono fili di paglia o cannucce di giunchi o vimini. Giunchi e vimini vanno prima bagnati per alcune ore, in modo che non possano spezzarsi quando li lavoriamo. Non vanno lasciati in acqua per troppo tempo però, altrimenti si rovinano. Di solito si utilizzano bastoncini o fili di circa 25-30 cm ma non c’è una regola fissa. Dipende essenzialmente da quanto grande vuoi che venga la croce e dall’utilizzo che ne vuoi fare. Per chiudere le estremità occorrono 4 corde di giunchi intrecciati oppure spaghi, nastri o anche fili di cotone da cucito. La tradizione vuole anche che prima di cominciare i materiali usati debbano essere benedetti e che durante il lavoro si recitino delle preghiere. Per la preparazione della croce occorrono almeno 12 giunchi o fili di paglia (possono essere utilizzati anche semplici fili di erba, dei fili di ginestra, oppure della corda).
Sistematevi in un posto tranquillo dove non sarete disturbati, raccoglietevi in meditazione e pensate a dove siete stati l'anno scorso e a cosa è successo fisicamente, emotivamente e spiritualmente. Immaginate di camminare lungo una strada, fuori dal tempo. Lasciate che la vostra mente vaghi liberamente, e visualizzate voi stessi mentre vi avvicinate a un bivio.  Voi siete al centro, e dal punto dove vi trovate si ramificano molti percorsi. Ognuno porta in una direzione diversa. Ogni percorso vi porterà a qualcosa di nuovo. Cominciare a creare la croce di Brighid e ad ogni intreccio pensate a cosa potrebbe trovarsi in quella direzione. Brighid si è in piedi accanto a voi. Continuate a creare la croce, e guardate il suo volto. Ella sottolinea una delle strade. Quando avete finito la vostra croce, chiudete gli occhi ancora una volta, e meditate sul sentiero che Brighid ha indicato per voi. Che cosa c'è in quella direzione? E 'qualcosa di familiare e rassicurante? Qualcosa di nuovo e sconosciuto? Focalizzatevi sulla croce che avete fatto, e lasciate che questo percorso appena selezionato vi ispiri. Siate consapevoli che alla fine porterà a qualcosa di buono, positivo e forte. Quando avete finito, potete scegliere di fare un offerta a Brighid come gesto di ringraziamento per la sua guida.

Tutti i fili vanno piegati prima di iniziare. Il numero di fili suggerito è di almeno 12.

1.      Prendi il primo filo e ponilo in orizzontale con le estremità rivolte verso la tua destra.
2.      Prendi il secondo filo e mettilo a cavallo del primo, come illustrato in figura 
3.      Metti il terzo filo a cavallo del secondo come nella figura
4.      Metti infine il quarto filo a cavallo del terzo e fanne passare le estremità attraverso il cappio del primo.

Adesso tira tutte e quattro le estremità per stringere il tutto e ricomincia col secondo giro. Procedi poi col terzo ed eventualmente con altri giri. Ricordati, mentre lavori con una mano, di tenere sempre tutto ben stretto al centro con l’altra mano e di tirare ogni tanto le estremità e soprattutto tieni sempre fermo l’ultimo braccio su cui hai lavorato, altrimenti si scioglie tutto!

Quando hai finito, l’ultima cosa da fare è fissare i bracci chiudendoli con lo spago, sempre a cominciare dal ultimo (quello che hai in mano). La tua Croce di Brighid è pronta! Se è fatta di giunchi o vimini bagnati dovrai metterla su una superficie ad asciugare. Quando sarà asciutta, potrai anche passarci del colore o della vernice trasparente, secondo il tuo gusto.
In alcune parti d’Irlanda, appena dopo aver appeso la croce alla porta si dice così:

“Che la benedizione della luminosa Brighid sia su questa croce, su questa casa in cui è appesa e su chiunque la veda”

(Per un altro metodo di costruzione: http://www.celticworld.it/sh_wiki.php?act=sh_art&iart=345&im=1 )

lunedì 21 gennaio 2013

Il Cigno


I cigni sono in stretta relazione con gli dèi luminosi d'Irlanda, i Tuatha Dé Danann, e sono il simbolo di saggezza, amore sincero, fedeltà per la/il propria/o compagna/o, innocenza, purezza, forza e coraggio. Il cigno dona la capacità di interpretare i sogni e rappresenta l'evoluzione spirituale. E' legato all'acqua (dove nuota), all'aria (dove vola) ed alla terra (dove si posa), ma rappresenta soprattutto il fuoco del sole da cui trae il suo potere per padroneggiare gli altri tre elementi. Rappresenta la comunicazione fra gli elementi, fra i diversi mondi e come animale sacro alla Dea è considerato un simbolo del sole e un messaggero degli dèi, benefico e sacro possessore di poteri magici legati alla musica e al canto, uniti ai poteri terapeutici del sole e dell'acqua: il cigno rappresenta anche la luce interiore dello spirito umano, la scintilla divina nell'uomo. Il suo volo è paragonato al ritorno dello spirito verso la propria sorgente e rappresenta la parte dell'uomo che tende al bene, al meglio di sé, alla perfezione, alla spiritualità. Proprio per queste sue caratteristiche il cigno viene considerato l’animale sacro a Brighid,  dea dal Triplice Volto: Dea del Fuoco sacro e delle Acque, Signora dei Bardi, che, si narra,  indossassero mantelli fatti con piume di cigno. Nel medioevo era l'emblema della cavalleria mistica e rappresentava il cavaliere che partiva alla ricerca del Graal, la Sacra Coppa. Il cigno, nell'Europa settentrionale precristiana, era l'icona del dio solare che inviava luce, calore e fecondità al mondo. Presso i Lapponi la sua immagine è ancora oggi un talismano, ed il suo becco un amuleto che le giovani spose portano su di loro fino a quando il primo figlio non sia diventato adolescente. Presso i Celti i cigni guidavano la barca solare nell'oceano celeste. Ma erano anche la forma di molti esseri celesti quando penetravano nel mondo visibile. Simboleggiavano infine lo stato superiore o angelico dell'essere liberato che ritorna al Principio supremo. Nella mitologia greca compaiono molte metamorfosi di esseri umani in cigno. Le più celebri sono quelle di Zeus, che si tramutò in cigno due volte: una per sedurre Nemesi, l'altra per sedurre Leda. Nemesi, figlia della Notte, sfuggendo a Zeus, si gettò in mare trasformandosi in pesce, poi risalì sulla terraferma assumendo la forma di vari animali per confondere l'inseguitore; Zeus la raggiunse quando era in forma di oca e la possedette con le sembianze del cigno. Nemesi dopo alcuni mesi depose un uovo color giacinto azzurro, da cui sarebbe uscita la bella Elena. Leda (il cui nome presso i Lici era Lada, che significa "donna", analogo a Latona o Letò o Lat, madre di Apollo) si unì a Zeus-Cigno in forma di essere umano o in forma di oca a seconda delle versioni. Frutto dell'amore furono due uova; da una nacquero i Dioscuri (lett.: "figli di Zeus"), dall'altro Elena e, pare, Clitennestra.
Secondo alcuni gli amori del cigno e dell'oca raffigurano simbolicamente un unico uccello simbolico dalla duplice valenza maschile-femminile, un essere ermafrodito da cui nasce il mondo, in forma di uovo. Così è facile collegare le uova di cui sopra al rosso uovo, detto glain nella mitologia celtica, deposto dalla Grande Madre lungo la riva del mondo, o all'uovo del mondo covato dall'oca del Nilo, o all'uovo cosmico (Brahmanda) covato dall'hamsa sulle acque primordiali.
La mitologia abbonda poi di fanciulle fatate (Sidhe) che si manifestano nel mondo degli uomini sotto le mentite spoglie di bianchi cigni,  solitamente adornati di catenelle d’oro o d’argento. Sempre in cigno si tramutò Oengus McOg pur di divenire l’amante  di una dama conosciuta in sogno; e Midir, principe dei Tuatha Dè Danaan irlandesi, si mutò con Etain in cigno per fuggire nell’Altromondo. Il lungo collo ricurvo ricorda il serpente,  a sua volta metafora della saggezza, creatura legata alla terra. Animale che ricorda la shakti, ovvero l’energia vitale femminile che si risveglia e connette alla Terra. Questo legame con l’Aldilà pare venga ulteriormente rafforzato se si analizzano alcuni racconti, nei quali le metamorfosi in cigno  avvengono spesso a Samhain, ovvero nel giorno più sacro ai celti: giorno nel quale si riteneva che il velo tra questo e l’altro mondo fosse oltremodo sottile e che le anime potessero tornare a far visita ai propri cari. Il cigno è dunque simbolo degli opposti, della mutazione, del cambiamento che, se accettato pianamente, permette la trasformazione e la crescita dello spirito. Consente di guardare Oltre. Oltre i confini, oltre le apparenze, oltre le disarmonie. Il Cigno diviene il simbolo del nostro viaggio interiore verso il divino, ciò che ci permette di evolverci da brutti anatroccoli a magnifiche creature. E’ fuoco e acqua, dalla cui unione origina il vapore, o, più romanticamente, la nebbia. Nebbie chiuse a protezione di Avalon, isola di cui il cigno è guardiano. Si narra infatti che nelle acque che circondano l’Isola di Vetro  nuotino molti cigni e che la stessa barca usata da Morgana abbia proprio questa forma.

domenica 20 gennaio 2013

Ci sono donne...




"Ci sono donne che soffrono perchè avrebbero bisogno del loro fuoco creativo ma lo sentono spento. Cercano le loro fiamme ma trovano solo cenere. Quando le donne sono lontante dalla loro anima, i loro talenti si riducono a dei relitti, i loro tesori vengono derubati, la loro natura originale viene uccisa. Le loro idee, i loro progetti, i loro sogni creativi non nascono, non crescono ma diventano prima cadaveri e poi scheletri... Poi, a volte, succede qualcosa. Giunge una voce dolce e calda, morbida e sicura. E' la voce dell'anima. Una voce antica... 
Ti prende con mano ferma e ti conduce in un luogo dove non c'è ansia, logorio, rabbia, paura, arresa... Quando l'anima viene alimentata iniziamo a esprimerci in una forma nuova e sconosciuta. Quando l'anima si manifesta rimani esterefatta e increduta della forza e della meraviglia che vivono dentro di te... " 

(dal libro OLOFEM, Femminile Sconosciuto)

sabato 19 gennaio 2013

Il Tarassaco (Soffione / Dente di Leone)



NOME BOTANICO: Taraxacum officinalis
GENERE: maschile
PIANETA: Giove
ELEMENTO: Aria
DIVINITA’: Brighid
POTERI: divinazione, desideri, protezione, purificazione, richiamo degli spiriti.
DESCRIZIONE: È una pianta erbacea e perenne, di altezza compresa tra 3 e 9 cm. Presenta una grossa radice a fittone dalla quale si sviluppa, a livello del suolo, una rosetta basale di foglie munite di gambi corti e sotterranei. Le foglie sono semplici, oblunghe, lanceolate e lobate, con margine dentato (da qui il nome di dente di leone) e prive di stipole. Il fusto, che si evolve in seguito dalle foglie, è uno scapo cavo, glabro e lattiginoso, portante all'apice un'infiorescenza giallo-dorata, detta capolino. Il capolino è formato da due file di brattee membranose, piegate all'indietro e con funzione di calice, racchiudenti il ricettacolo, sul quale sono inseriti centinaia di fiorellini, detti flosculi. Ogni fiore è ermafrodita e di forma ligulata, cioè la corolla presenta una porzione inferiore tubolosa dalla quale si estende un prolungamento nastriforme (ligula) composto dai petali. L'androceo è formato da 5 stami con antere saldate a tubo; il gineceo da un ovario infero, bi-carpellare e uniloculare, ciascuno contenente un solo ovulo e collegato, tramite uno stilo emergente dal tubo, a uno stimma bifido. La fioritura avviene in primavera ma si può prolungare fino all'autunno. L'impollinazione è di norma entomogama, ossia per il tramite di insetti pronubi, ma può avvenire anche grazie al vento (anemogama). Da ogni fiore si sviluppa un achenio, frutto secco indeiscente, privo di endosperma e provvisto del caratteristico pappo: un ciuffo di peli bianchi, originatosi dal calice modificato, che, agendo come un paracadute, agevola col vento la dispersione del seme, quando questo si stacca dal capolino.
HABITAT E COLTIVAZIONE: Il tarassaco cresce spontaneamente nelle zone di pianura fino a un'altitudine di 2000 m e in alcuni casi con carattere infestante. È una pianta tipica del clima temperato e, anche se per crescere non ha bisogno di terreni e di esposizioni particolari, predilige maggiormente un suolo sciolto e gli spazi aperti, soleggiati o a mezz’ombra. In Italia cresce dovunque e lo si può trovare facilmente nei prati, negli incolti, lungo i sentieri e ai bordi delle strade. La coltivazione del tarassaco non richiede quasi nessun intervento. Seminare in primavera, direttamente a dimora, distanziando i semi di 25-30 cm, e interrandoli a una profondità di mezzo centimetro. Il tarassaco è una pianta perenne, e anche se la sua rosetta di foglie scompare se l'inverno è troppo rigido, la radice sopravvive e genera nuove foglie fresche in primavera. Necessita di esposizione soleggiata, e tollera bene anche i terreni più aridi, anche se deve essere irrigato regolarmente se si vuole utilizzarlo.
RACCOLTA: Il rizoma si raccoglie in settembre - ottobre o in febbraio, prima che la pianta fiorisca; si lava per eliminare la terra e si tagliano le radichette laterali. Le infiorescenze in primavera. Le foglie in estate e autunno.
PROPRIETA’ MAGICHE E CURIOSITA’: Il Tarassaco è una pianta medicamentosa, nota fin dall'antichità, e cresce spontaneamente sui prati, fino a 2000 metri, in molte parti d'Europa ed è una pianta infestante, ottima per uso alimentare. Il tarassaco è più comunemente noto come soffione, o dente di leone. I suoi fiori si aprono appena sorge il sole e si chiudono al tramonto, per questo motivo nell'antichità si credeva fosse nato dalla polvere sollevata dal carro del Dio del Sole mentre camminava attorno alla Terra. La tradizione sostiene che se si è lontani dalla persona amata si può affidare un messaggio alle piumette del soffione, pensando intensamente alla persona, e soffiandoci sopra con forza. Il Tarassaco protegge e purifica e i suoi fiori portano denaro. La radice essiccata, tostata e macinata come il caffè si usa per preparare un infuso che stimola i poteri psichici. Lo stesso infuso messo sotto il letto richiama gli spiriti. I soffioni vengono utilizzati anche per divinare:  Le ragazze che vogliono sposarsi soffiano sui piumini e a seconda di quanti soffi sono necessari per disperderli tutti, tanti saranno gli anni che devono attendere prima di sposarsi.
PROPRIETA’ CURATIVE: Del tarassaco si usano le foglie, i fiori e la radice. E' un tonico, lassativo, diuretico e coleretico. Disintossica fegato e reni. Attenua l'ipertensione. La radice è uno dei più potenti disintossicanti in natura. Usato come decotto libera lo stomaco e la cistifellea dalle tossine, stimola i reni e favorisce una costante eliminazione delle tossine originate da infezioni e inquinamento ambientale. Anche le foglie (molto ricche di potassio, di vitamine del gruppo B, C, E, di flavonoidi, steroidi, acido linoleico) consumate in insalata o come infuso hanno le stesse proprietà, in più possono dissolvere i calcoli alla cistifellea. Depura il fegato e lenisce i disturbi cutanei quali eczemi, psoriasi, orticaria e acne. Il tarassaco non va usato durante la gravidanza e l’allattamento e neanche nei casi in cui vi siano problemi di occlusioni alle vie biliari. In linea generale quindi è possibile dire che il tarassaco abbia un’ottima azione drenate e depurativa, per tale motivo è utilizzato per fare le cosiddette “cure di primavera”, per aiutare l’organismo a eliminare le sostanze tossiche e affrontare con nuovo vigore la nuova stagione. Le api adorano i fiori di tarassaco, dai quali ricavano il nettare e il polline, che poi diverranno un ottimo miele omonimo. Le foglie di Tarassaco vanno di preferenza consumate crude in insalata, da sole, o aggiunte a altre verdure crude o in insalate miste. Cotte, si usano come Spinaci, passati al burro o in insalata condita con olio e limone e consumata appena tiepida.  Si possono unire alle Bietole da taglio, alla Borragine, alla Malva, alle Ortiche e cotte stufate. Lo stufato è un ottimo contorno adatto a carni rosse alla griglia o a petti di pollo lessati.  Si possono aggiungere alla minestra di verdura le foglie di Tarassaco più spesse.  Occorre aggiungerne pochissime, perché altrimenti la minestra prende un sapore troppo amaro.

Estratto dal mio ebook "Grimorio Verde - I Tesori della Terra"

mercoledì 16 gennaio 2013

Miele di tarassaco

Eccoci qui, prima ricettina del blog :D Poco tempo fa mi sono imbattuta in questa delizia e subito mi sono elettrizzata, come spesso accade quando vado alla ricerca di materiale su Brighid, mi ritrovo sempre a scoprire cose nuove e interessanti. Nello specifico cercando informazioni sugli animali sacri legati a Brigantia, non so come mi sono trovata davanti questa ricetta. Si tratta di un miele non miele in quanto non fatto dalle api, ma preparato in casa usando i fiori di tarassaco :P...Quale gioia immensa ha portato questa scoperta, essendo il tarassaco e il miele sacri a Brighid ho subito pensato fosse ottima come offerta alla Dea e anche come sostituto del miele nelle preparazioni di cibi creati per Lei e per le varie celebrazioni, oltre ovviamente agli indubbi benefici legati alle proprietà del tarassaco. 

Per un barattolino
100 gr. di fiori di tarassaco (circa 190 capolini)
200 gr. di fruttosio, o zucchero di canna
400 ml. di acqua

Raccogliere i fiori di tarassaco, possibilmente in aperta campagna. Lavarli bene, tamponarli con un panno asciutto e staccate i petali. Metteteli in un pentolino, aggiungete lo zucchero e l’acqua. Cuocere a fuoco medio per 40-45 minuti. Lasciar raffreddare, filtrate il tutto e rimettere sul fuoco per altri 15-20 minuti, finché non si addensa al punto giusto. Alla fine, risulterà molto denso, toglietelo dal fuoco, prenderà la consistenza giusta una volta raffreddato. Ottimo per i dolci, su pane e fette biscottate, ma anche sui formaggi stagionati e sulla ricotta fresca

Corrispondenze relative alla Dea e al ciclo dell'anno




Bride - La Sposa/ La Musa/ La Fanciulla

Elemento: Aria.
Direzione: Est
Stagione: Primavera (da Imbolc a Beltane).
Fase Lunare: Luna Crescente
Potere: Fuoco dell'ispirazione e della purificazione.
Doni: poesia, scrittura, oratoria, profezia.
Piante sacre: Bucaneve; Mughetto, Sorbo; Trifoglio; Tarassaco, Calendula, Rovo/Moro, Melissa, Angelica, Primula, Giunchi.
Animali Sacri: Cigno, Ape, Fenice.
Area di influenza: forza, energia, ispirazione, purificazione, nuovi progetti, eloquenza, guarigione, comunicazione, fertilità, coraggio, protezione, studio, famiglia, amore.
Colori: Bianco, oro e argento.
Simbolo: Spada, la Fiamma, la croci a bracci uguali, il triskell, la bacchetta bianca, il mantello verde, le piume.
L'Archetipo: Bride rappresenta la donna creativa, piena di energie, forte, che non si sente in competizione con gli uomini, che anzi ne diventa un punto di riferimento. E' una donna obiettiva, intelligente, lucida, costante, legata , in un certo senso, alla tradizione. Vive intensamente la propria spiritualità, è intuitiva e ispirata, intellettuale e riflessiva. E' saggia, dolce e pacata. Ama occuparsi di cose manuali e della casa, ha doti artistiche, quando è immersa in ciò che fa perde completamente la cognizione del tempo. Possiede il dono della guarigione ed è prodiga verso chi le chiede aiuto, anche se resta concentrata su sé stessa. Ci aiuta ad essere pienamente noi stesse e a rivivere nuovamente la dimensione del gioco. Ci insegna a fare le nostre scelte senza paura e con coscienza, senza preoccuparci del giudizio altrui.

Brigantia/ Briga / Belisama - La Guerriera/ L'Amante

Elemento: Fuoco.
Direzione: Sud.
Stagione: Estate (da Beltane a Lughnasadh)
Fase Lunare: Luna Piena.
Potere: Fuoco della creatività e delle emozioni.
Doni: capacità di creare, sensualità, combattività e tenacia.
Piante sacre: Biancospino, Ortica; Melo; Alloro; Salice; Rosa; Artemisia; Acacia.
Animali Sacri: Serpente, Cervo, Drago.
Area di influenza: attrazione, magnetismo, bellezza, fascino,abbondanza, libertà, indipendenza, forza, combattività, volontà, sicurezza, protezione, caccia, lealtà, fortuna, erboristeria.
Colore: Verde, rosso e oro.
Simbolo: Lancia, scudo, croce a bracci uguali, martello; fuoco.
L'Archetipo: Rappresenta la donna istintuale, indipendente, combattiva, selvaggia, libera, autonoma, spesso solitaria, che sa badare a se stessa, coraggiosa, determinata, concentrata e competitiva nel raggiungere i propri obiettivi. E' una cacciatrice, una esploratrice e un'ottima osservatrice. E' sessualmente libera e tende ad instaurare un rapporto di parità con il proprio uomo.E’ la donna forte e coraggiosa, obiettiva, capace e lucida che combatte per difendersi, per difendere il proprio territorio, per proteggere i propri cari, i propri valori, la propria patria. E' un'idealista e non sopporta le ingiustizie. Si pone un obiettivo e senza indugi lo raggiunge, dunque rappresenta la capacità di realizzare i propri progetti, una volta messi a fuoco. Ci insegna a proseguire sul nostro cammino affrontando le sfide con coraggio e imparando dai nostri errori. Insegna ad agire nella vita, per costruire la propria autostima, affermare la propria volontà e la propria verità, perseguire un ideale, modificare ciò che non va nel proprio ambiente, insegna ad usare le giuste strategie e ad agire in modo saggio e mai avventato. E' anche la donna seduttiva e misteriosa, ma anche creativa e mutevole, capace di usare la propria sessualità e il proprio potere di fascinazione, che sa essere bellissima o terrificante, colei che sa essere una guida e che sa ottenere ciò che vuole. E' colei che ha acquistato conoscenza e potere, che conosce bene il proprio corpo e sa come usarlo, colei che si abbandona all’eros e conduce alla passione. Ella insegna alle donne a guardare il bello, ad essere creative e a non temere del proprio aspetto seduttivo e vulcanico. 

Brigida / Brighid / Anu - La Madre

Elemento: Acqua
Direzione: Ovest
Stagione: Autunno (da Lughnasadh a Samhain)
Potere: Fuoco della guarigione e della conoscenza.
Doni: guarigione, amore, veggenza, musica, abbondanza.
Piante sacre: Biancospino; Agrifoglio; Ghiande, Verbena; Pioppo bianco; Vite; Avena; Mais e Grano.
Animali Sacri: Delfino; Salmone; Unicorno.
Area di influenza: successo, compassione, guida spirituale, guarigione, sapienza, prosperità, stabilità, lavoro.
Colore: Rosso.
Simbolo: Arpa, conchiglie, pozzo, lago; fiume; nocciole, uova, cornucopia, specchio, calice.
L'Archetipo: Dea dell’amore, dei sentimenti e dell’abbondanza. E' l'archetipo della Madre e della Compagna per eccellenza, simbolo di abbondanza e fecondità. Rappresenta la donna amorevole, concentrata e proiettata sugli altri. Mostra devozione, cura e attenzione verso il proprio compagno e i propri figli ed è molto protettiva nei confronti di chi ama. Ha uno spiccato senso materno, dà moltissima importanza alle relazioni umane, ricerca la completezza in rapporti stabili e spesso aiuta chi è in difficoltà, o in crisi. Dona amore e spesso si abbandona totalmente. La sua dote principale è la generosità.Ci insegna il perdono e la pazienza, la sopportazione e l’amore materno. Ci esorta a vivere pienamente, accettando il dolore e le conseguenze delle nostre azioni come parte integrante del cammino. 

Cailleach / Cerridwen - La Velata/ L'Anziana/La Strega/ La Saggia

Elemento: Terra
Direzione: Nord
Stagione: Inverno (da Samhain a Imbolc)
Potere: Fuoco della trasformazione. 
Doni: rigenerazione, saggezza.
Piante sacre: Betulla; Frumento, Melograno; Tasso; Ruta; Malva; Sambuco.
Animali Sacri: Lupo, Orso, Corvo, Scrofa.
Area di influenza: trasformazione, cambiamento, allontanamento, sogni, conoscenza, saggezza, profezia, reincarnazione, karma
Colori: Nero e blu.
Simbolo: Calderone, pietre tonde o forate, ruota, telaio, labirinto, chiave..
L'Archetipo: E' la donna/strega o sacerdotessa intuitiva, sensibile, emotiva, mistica, saggia e per questi motivi spesso rischia di diventare instabile, lunatica, ansiosa e depressa. E' colei che ha compreso l'importanza della trasformazione e sa usarla, è colei che vede chiaramente, che ha affrontato la paura, ha guardato nell'oscurità e ha imparato che niente è la fine, ma che tutto muta continuamente. E' una donna che fluisce con l'universo, lasciando andare quello che non serve più e combattendo per cambiare quello che deve essere cambiato. Lei è anche la nostra Ombra, quella che ci pone davanti delle sfide e ci consente di vedere e affrontare le nostre paure, diventando ogni volta più forti. Ci insegna a non temere il cambiamento, ad avere il coraggio di guardare i nostri lati oscuri, ci spinge verso l’Iniziazione del Calderone. Ci insegna inoltre la pazienza ed il sacrificio, il duro lavoro ma anche il coraggio necessari per ottenere la Conoscenza.


Numeri Sacri: 
3 (numero della Dea per eccellenza, rappresenta la natura divina; le dimensioni umane di mente, corpo e spirito, numero di conoscenza e fede). 
13 (E' il numero Quattro in una ottava maggiore ed è uno in più di Dodici, l'antico numero della completezza e della saggezza. Tredici è associato alla fine di un ciclo, visto che ci sono tredici mesi lunari in un anno e tredici sono i segni nell'astrologia celtica e dei nativi americani, è un il numero dei nuovi inizi e della trasformazione. Visto come 12+1 è il numero dell'iniziato, in quanto una ottava musicale cromatica è composta da 13 suoni differenti. Nella geometria sacra Tredici simboleggia l'eterna distruzione e creazione della vita. Tredici ha anche un significato astrologico in quanto la somma dei primi 13 numeri dà come risultato 91 che è il numero di giorni di una stagione.) 
19 (diciannove sacerdotesse o suore sorvegliavano la sua fiamma sacra a Kildare. Brighid è anche una Dea lunare, ed il ciclo della luna nel cielo si ripete ogni diciannove anni.Il 19 è anche un numero karmico, che mette in contatto con qualcosa di più grande, di più antico ed in relazione alla gestione del potere e dell'indipendenza. )

Offerte: 
Pane, latte e latticini, selvaggina, maiale, avena, mais, miele, burro, peperoncino, mela, semi, zucca, uva, peperoni, birra, idromele, sidro, whiskey e vini speziati.

Dee con cui è stata associata per similarità, o per sincretismo:
Galles: Cerridwen
India: Sarasvati, Aditi, Ushas
Grecia: Athena
Roma: Minerva, Estia, Epona, Victoria
Egitto: Iside, Hathor
Giappone: Amaterasu



martedì 15 gennaio 2013

Quali sono i doni di Brighid?

La risposta è semplice:

Fuoco nella testa, la fiamma dell'ispirazione, che incita, illumina e dona saggezza e arte.
(Dea dei poeti e dei bardi, Signora della profezia, della musica, del canto, della scrittura e della conoscenza)

Fuoco del focolare, la fiamma del cuore, che protegge, vivifica, nutre e guarisce.
(Protettrice della casa e del parto, Madtrona della fertilità, dell'allevamento, dell'agricoltura, delle erbe, della guarigione, del nutrimento e della compassione)

Fuoco della forgia, la fiamma del ventre, che modella gli animi, trasforma e crea. 
(Matrona delle arti e dell'artigianato, della giustizia e della vittoria)

"Venite e raccogliete dal mio focolare
purificatevi e dissetatevi alla mia fonte sacra
come fu tanto tempo fa
quando la gente si ritrovava nella danzando e
viaggiando tra i mondi.
I miei figli riuniti nel mio cerchio,
intorno al mio fuoco,
mi chiamavano dal loro cuore per diffondere la pace in questa Terra,
per portare fecondità e protezione,
nutrimento e guarigione."

lunedì 14 gennaio 2013

Bride - la Sposa


Ci avviciniamo ad Imbolc e ci prepariamo ad incontrare la prima manifestazione di Brighid, la Fanciulla della Primavera, la detentrice del Fuoco dell'ispirazione e della purificazione. Il suo potere è dolce e confortante, Lei è la forza che aiuta la vita ad uscire fuori dall'oscurità dell'inverno verso la luce calda del Sole crescente. Bride (razza) è la speranza del nuovo inizio, la forza della crescita. Il mito racconta come la notte del 1 Febbraio, poco prima del mattino, la Cailleach raggiunge il pozzo sacro, da cui beve, all'alba, trasformandosi nella Sposa, lo spirito della Primavera. La Sposa è chiaramente legata al ritorno della fertilità, Lei è la fonte dell'ispirazione, la creatività dei nuovi progetti, la spinta al gioco e alla danza, ma è anche la Dea dell'amore e dei fiori. Molte leggende in Britannia e in Europa narrano di Fanciulle Cigno che grazie all'amore dei loro Principi si trasformano in esseri umani o viceversa. Molte di queste parlano di candidi cigni che volano verso terre e laghi dove si tolgono le piume diventando bellissime e giovani donne. Mentre fanno il bagno vengono viste da uomini che se ne innamorano perdutamente, spesso nascondono gli abiti di piume delle fanciulle per impedire loro di ritornare cigni e loro sposandosi diventano Brides (spose). Dopo diversi anni e dopo aver messo al mondo dei figli, solitamente queste donne ritrovano gli abiti di piume, le indossano, si trasformano nuovamente in cigni e volano via per tornare solo occasionalmente a controllare la propria discendenza.
Questo aspetto della Dea è quello più legato alla figura di Santa Brigida, in quanto la sua forza è inerente alla sfera sacerdotale e al lavoro di purificazione e depurazione dalle scorie fisiche-energetiche-mentali per prepararsi al risveglio. Sotto questa veste può essere paragonata in parte a Vesta/Estia per il suo legame con il Fuoco perpetuo e con la vita sacerdotale femminile, ma la comunanza tra le due Dee si potrebbe dire terminata qui. Brighid, a differenza di Estia, non è una Dea vergine, avendo avuto anche diversi figli e non è relegata ad un ruolo specifico. Il Fuoco di Brighid non è solo il fuoco del focolare, ma è il Fuoco nella sua accezione più ampia di essenza vitale che è anche energia sessuale, è sia il fuoco rassicurante del camino, che l'esplosione del vulcano, dolce e potente al tempo stesso. Mentre Estia, a mio parere, è la Custode della fiamma, Brighid è la Fiamma. Tra l'altro Brighid è strettamente legata anche all'acqua, cosa che non appartiene all'archetipo di Estia. Quindi in sostanza le due Dee si somigliano in apparenza, ma in sostanza sono molto diverse.