Intorno al 21
Marzo cade l’Equinozio di Primavera, momento importante per i popoli antichi
perché indicava l’inizio del periodo della semina e l’avvicinarsi della
stagione calda. Ostara/Oestara è chiamato anche "Giorno della
Signora" o “Alban Eiler”(Luce della Terra), questa festa celebra il
ritorno della fertilità della terra. Ostara rappresenta la magia del nuovo
inizio, nel meraviglioso equilibrio di luce e buio dell'Equinozio di Primavera.
Siamo al Mattino del Mondo, nella luce crescente e chiara che rende i giorni
del buio un ricordo che inizia ad annebbiarsi. Nell'equilibrio, e nell’armonia
degli opposti ci viene incontro un mondo nuovo, ricco di promesse, di
fertilità, di apertura, di possibilità e colori. La Primavera è infatti
stagione di espansione, di creatività e di danza gioiosa.
L'Equinozio è il
giorno in cui nell’area mediterranea si commemorava il ritorno trionfante della
giovane Dea Kore/Persefone/Proserpina dal buio degli Inferi alla superficie
della terra, dalla Madre Demetra/Cerere, portando con sé i doni della luce, del
calore e della fertilità per tutta l’umanità.
Un altro mito che mostra bene invece l'idea di un sacrificio e di una successiva rinascita è quello frigio di Attis e Cibele: Attis, bellissimo giovane nato dal sangue della dea Cibele e da questa amato, voleva abbandonarla per sposare una donna mortale. Cibele lo fece impazzire ed egli si evirò morendo dissanguato. Dal suo sangue nacquero viole e mammole. Gli dei, non potendolo resuscitare, lo trasformarono in un pino sempreverde. Dopo l'Equinozio, si svolgevano nel mondo ellenico le Adonìe, feste della resurrezione di Adone, bellissimo giovane amato dalla dea Afrodite che venne ucciso da un cinghiale (forse il dio Ares ingelosito). Adone era in realtà il dio assiro-babilonese Tammuz, a cui i fedeli si rivolgevano chiamandolo "Adon" (Signore). Egli dimorava sei mesi all'anno negli inferi, come il sole quando si trova al di sotto dell'equatore celeste (autunno e inverno). Si festeggiava a primavera la sua risalita alla luce quando si ricongiungeva alla dea Ishtar, l'equivalente dell'Afrodite greca. Allo stesso modo si festeggiava Persefone che ritorna nel mondo dopo aver trascorso sei mesi nel regno dei morti.
Secondo alcune mitologie
neopagane e wiccan questo è il momento dell’anno in cui si celebra l’incontro
della Giovane Dea Vergine, diventata fertile, con il Giovane Dio solare, nato
al Solstizio d’Inverno e ormai cresciuto in forza e bellezza. Il loro incontro
esprime l’equilibrio degli opposti, l’attimo impercettibile in cui tutto sembra
perfetto, bilanciato e in equilibrio. Così come la terra si sta risvegliando
dal torpore e dal sonno invernale così anche noi, insieme alla danza degli Dei
dell’anno, sentiamo che dentro di noi qualcosa si sta destando, è un momento di
grande fermento. Spiritualmente è il momento dei nuovi inizi, della semina di
ciò che abbiamo elaborato mentalmente durante l’inverno, programmando e
pianificando concretamente le nostre idee per poterle realizzare, è il tempo di
liberare le energie creative, produttive e sessuali, permetterci di esplorare
nuove possibilità di realizzazione sia a livello fisico che spirituale. E’ il
momento dell’innamoramento, del gioco della seduzione, della danza dell’amore,
dell’incontro e dell’esplorazione dell’altro, nel potere dell’energia
primaverile.
Dee venerate in
questo giorno sono: Persefone, Kore, Blodeuwedd, Eostre, Afrodite, Athena,
Cybele, Gaia, Hera, Iside, Ishtar, Minerva e Venere. Il Dio si trova nella sua
forma di Pan, Herne il cacciatore, l’Uomo Verde, Maponus, Angus, Mithras,
Odino, Thoth, Osiride. Ad Ostara, così come la Dea è Vergine in fiore, il Dio
prende l’aspetto di un guerriero, il campione della Dea, e come alcuni eroi (
Ercole o Artù ), ha 12 fatiche da attraversare, ognuna legata ad un segno dello
zodiaco. In alcune rappresentazioni mitiche durante le celebrazioni, il ragazzo
che impersona il giovane Dio, danzando attorno al cerchio, si mostra armato con
la Lancia del Sole e con le Frecce della Passione e quando interpreta la sua
parte, con il permesso della Dea, lancia le sue frecce nel sole e inizia il suo
viaggio. E’ il simbolo della giovinezza e dell’istinto della natura. Come per
gli altri festival stagionali antichi, questo giorno è stato in parte assorbito
dalla Chiesa cristiana ed associato a due giorni importanti. Il primo è la
festività dell’annunciazione della benedetta Vergine Maria, che cade il 25
marzo e il secondo, naturalmente, è la Pasqua, che riprende quasi per intero il
simbolismo intrinseco della festività antica di origine pagana.
Questo festival prende
il nome dalla Dea anglosassone della fertilità e della Primavera, Eostre/Ostara,
i cui simboli sono le lepri, l’agnello (simbolo di rinascita e resurrezione
divina, e anche legato al segno astrologico dell’Ariete, sotto il quale avviene
l’equinozio di primavera), la colomba (simbolo della primavera, dell’amore,
dell’anima che s’innalza e del divino femminile), le uova degli uccelli, i
semi, la luna nuova, le farfalle ed i bozzoli. Interessante tradizione tipica
della Pasqua è, infatti, lo scambio delle uova di cioccolato, in Germania ad
esempio vi è l’usanza che i bambini, la mattina della domenica di Pasqua,
chiamata Ostern, vadano alla ricerca nei giardini delle case delle uova
nascoste dal “coniglio pasquale”, in Inghilterra si fanno rotolare sulla strada
uova sode colorate fino a quando il guscio non sia completamente rotto. Questa
tradizione è fortemente legata al culto della Dea precedentemente descritta,
infatti nelle tradizioni pagane si celebrava il ritorno della dea andando a
scambiarsi uova “sacre” sotto l’albero ritenuto “magico” del villaggio, usanza
che dunque collega Eostre alle divinità arboree della fertilità.
La leggenda
narra che un giorno la Dea, mentre faceva giocare un gruppo di bambini,
trasformò un uccello in coniglio. Con grande gioia dei bambini, l’animale
stregato depose uova colorate. Da questa leggenda traggono origine il coniglio
pasquale e il rito delle uova. I Celti associavano la lepre alle Dee della Luna
e della caccia. Cacciare questo animale e cibarsene era proibito, eccetto che
nel periodo primaverile e di Beltane, quando mangiare la lepre era considerato
come un modo per accrescere la fertilità. Nella tradizione buddista le leggende
narrano di come una lepre si fosse sacrificata per nutrire Buddha affamato
balzando nel fuoco. In segno di gratitudine Buddha impresse l’immagine
dell’animale sulla luna. L’uovo non è scelto a caso ma è da sempre simbolo di
rinascita. Per il primitivo raccoglitore e cacciatore la Primavera portava gli
uccelli a deporre le proprie uova e dunque ad avere un nuovo sostentamento dopo
l’austerità dell’inverno. La stessa deposizione di uova differenti da parte
delle diverse specie di uccelli potrebbe portare all’idea delle uova
differentemente dipinte che si sono poi tramandate fino ai giorni nostri. Erano
disegnati con colori brillanti e con vari tipi di strisce e cerchi che
rappresentavano i cicli della vita, morte e rinascita. Il tuorlo dorato rappresenta
il Dio Sole, il suo albume è visto come la Dea Bianca e il tutto è un simbolo
della rinascita. Il cesto pieno di uova decorate sta ad indicare il grembo
fertile della Madre. Sembra che l'uovo sia sempre stato usato come simbolo di
fertilità, di vita, di creazione e di rinascita. L’uovo è il principio da cui
nascono tutte le cose, l'ancestrale simbolo di vita. Porta in manifestazione
tutto ciò che prima era solo allo stato potenziale. L'uovo che si schiude fa
pensare alla neve e ai ghiacci che si sciolgono, liberando la vita che vi
scorre all'interno. E’ un simbolo che accomuna molte Dee Antiche. E'
interessante anche notare la somiglianza delle forme dell'uovo e delle ovaie, a
rafforzare sempre il parallelismo uovo-vita. L'uovo svolge inoltre una funzione
funeraria.
CELEBRARE
OSTARA
-Molti pagani
festeggiavano Ostara accendendo falò all'alba, suonando campanelle, decorando
le uova e mangiandole ritualmente, oppure seppellendole come offerta (in questo
caso usate colori alimentari).
-E’ il momento adatto
per la magia dei semi, che darà i suoi frutti a Lammas o Mabon, e la
benedizione dei semi da piantare nel vostro giardino.
-Organizzate un
bel pic-nic se il tempo permette e potreste organizzare anche una piccola
caccia al tesoro con i vostri amici o i vostri bimbi, dove dovranno trovare le
uova decorate o di cioccolato.
-Offrite alla
terra del fertilizzante composto da gusci di uovo sbriciolati e residui di
caffè e per gli spiriti della natura del miele o dei cristalli.
-Passeggiate nella
natura e avvertite il cambiamento in atto.
-In alcune
tradizioni Wicca, nella settimana che precede questa festa ogni strega richiama
alla mente le eventuali ingiustizie fatte a familiari e amici. Dopo averle
scritte su un foglio, cerca per tutta la settimana di riequilibrarle porgendo
scuse, restituendo prestiti, e così via. La notte della festa, ogni strega
porta la lista e le azioni fatte per riequilibrare karmicamente le cose
ingiuste. Nel corso del rito i fogli vengono bruciati, e il debito karmico è
annullato.
-La casa può
essere decorata con l’abbondanza dei fiori di primavera (comunque non cogliete
quelli selvatici per non contribuire alla loro estinzione, o ancor meglio,
comprate delle nuove piantine da tenere in casa o in giardino). I fiori e le
candele pastello possono essere anche introdotti nel vostro spazio rituale.
-E’ il momento
migliore per le “pulizie di primavera”.
-I cibi in tema
con il giorno (collegare i vostri pasti alle stagioni è un buon metodo per
armonizzarsi con la natura) comprendono quelli fatti di semi, come quelli di
girasole, zucca e sesamo, ed anche pinoli. Principalmente le uova, uova sode,
torte di miele, i primi frutti di stagione, biscotti, latte e miele. Anche i
germogli sono appropriati, visto che sono vegetali a foglia, e verdi.
- Ad Ostara è tradizione fare la
danza dell’equinozio. Un gruppo si muove in cerchio in senso orario, un altro
gruppo in senso antiorario, per rappresentare l’equilibrio tra buio e luce.
Un’altra danza tipica è la “grand allemande”. A coppie, disponetevi schiena
contro schiena, toccate con la mano destra la persona di fronte a voi,
muovendovi mentre questa si sposta, poi tendete la mano sinistra alla persona
successiva e così via.
Incenso
per Ostara:
2 parti di
incenso; 1 parte di benzoino; ½ parte di
noce moscata; ½ parte di petali di rosa;
½ parte di buccia di arancia
grattugiata; 10 gocce di olio essenziale di caprifoglio, gelsomino o violetta.
La
magia del seme
Sedetevi a
meditare sulla vita, sul cambiamento delle stagioni, sulle energie che crescono
sempre più forti. Ora pensate a tutti i nuovi progetti su cui desiderate
lavorare sopra, o su ciò che desiderate. Prendete un seme per ogni progetto, poggiandoli
uno alla volta nelle vostre mani a coppa, concentratevi sui pensieri o sulle
visualizzazioni dell’obiettivo che avete in mente (siate sicuri che i vostri
desideri siano etici e non causino il danno a chiunque, compresi voi). Quando
avete caricato ogni seme della vostra intenzione magica, premeteli in una
ciotola di terra, o direttamente nel terreno o nel vaso. Ora tenete la ciotola
nelle vostre mani ed immaginate un flusso di luce scorrere dalle vostre palme
nella terra, così eccitando i semi.
“Questo seme nella
nuda terra vado a piantare
perché questa/o
(qualità, progetto, desiderio o altro)) mia/o la/o voglio fare!
Seme, cresci,
cresci forte, germoglia, cresci, cresci
(nome) mia/o sarà
,finché positiva nella mia vita
si ramificherà!”
Dovete prendervi
cura delle piantine, il desiderio e l’intenzione si manifesterà insieme al
processo di crescita della pianta.
-Nimue-
Fonti:
“L’arte della
strega” di Dorothy Morrison
Siti:
“La Strega delle
mele”
“Il calderone
magico”
“Il cerchio della
Luna”
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