domenica 10 marzo 2013

Ostara - Equinozio di Primavera (20-21 Marzo)

Intorno al 21 Marzo cade l’Equinozio di Primavera, momento importante per i popoli antichi perché indicava l’inizio del periodo della semina e l’avvicinarsi della stagione calda. Ostara/Oestara è chiamato anche "Giorno della Signora" o “Alban Eiler”(Luce della Terra), questa festa celebra il ritorno della fertilità della terra. Ostara rappresenta la magia del nuovo inizio, nel meraviglioso equilibrio di luce e buio dell'Equinozio di Primavera. Siamo al Mattino del Mondo, nella luce crescente e chiara che rende i giorni del buio un ricordo che inizia ad annebbiarsi. Nell'equilibrio, e nell’armonia degli opposti ci viene incontro un mondo nuovo, ricco di promesse, di fertilità, di apertura, di possibilità e colori. La Primavera è infatti stagione di espansione, di creatività e di danza gioiosa. 

L'Equinozio è il giorno in cui nell’area mediterranea si commemorava il ritorno trionfante della giovane Dea Kore/Persefone/Proserpina dal buio degli Inferi alla superficie della terra, dalla Madre Demetra/Cerere, portando con sé i doni della luce, del calore e della fertilità per tutta l’umanità.
Un altro mito che mostra bene invece l'idea di un sacrificio e di una successiva rinascita è quello frigio di Attis e Cibele: Attis, bellissimo giovane nato dal sangue della dea Cibele e da questa amato, voleva abbandonarla per sposare una donna mortale. Cibele lo fece impazzire ed egli si evirò morendo dissanguato. Dal suo sangue nacquero viole e mammole. Gli dei, non potendolo resuscitare, lo trasformarono in un pino sempreverde. Dopo l'Equinozio, si svolgevano nel mondo ellenico le Adonìe, feste della resurrezione di Adone, bellissimo giovane amato dalla dea Afrodite che venne ucciso da un cinghiale (forse il dio Ares ingelosito). Adone era in realtà il dio assiro-babilonese Tammuz, a cui i fedeli si rivolgevano chiamandolo "Adon" (Signore). Egli dimorava sei mesi all'anno negli inferi, come il sole quando si trova al di sotto dell'equatore celeste (autunno e inverno). Si festeggiava a primavera la sua risalita alla luce quando si ricongiungeva alla dea Ishtar, l'equivalente dell'Afrodite greca. Allo stesso modo si festeggiava Persefone che ritorna nel mondo dopo aver trascorso sei mesi nel regno dei morti.


Secondo alcune mitologie neopagane e wiccan questo è il momento dell’anno in cui si celebra l’incontro della Giovane Dea Vergine, diventata fertile, con il Giovane Dio solare, nato al Solstizio d’Inverno e ormai cresciuto in forza e bellezza. Il loro incontro esprime l’equilibrio degli opposti, l’attimo impercettibile in cui tutto sembra perfetto, bilanciato e in equilibrio. Così come la terra si sta risvegliando dal torpore e dal sonno invernale così anche noi, insieme alla danza degli Dei dell’anno, sentiamo che dentro di noi qualcosa si sta destando, è un momento di grande fermento. Spiritualmente è il momento dei nuovi inizi, della semina di ciò che abbiamo elaborato mentalmente durante l’inverno, programmando e pianificando concretamente le nostre idee per poterle realizzare, è il tempo di liberare le energie creative, produttive e sessuali, permetterci di esplorare nuove possibilità di realizzazione sia a livello fisico che spirituale. E’ il momento dell’innamoramento, del gioco della seduzione, della danza dell’amore, dell’incontro e dell’esplorazione dell’altro, nel potere dell’energia primaverile.
Dee venerate in questo giorno sono: Persefone, Kore, Blodeuwedd, Eostre, Afrodite, Athena, Cybele, Gaia, Hera, Iside, Ishtar, Minerva e Venere. Il Dio si trova nella sua forma di Pan, Herne il cacciatore, l’Uomo Verde, Maponus, Angus, Mithras, Odino, Thoth, Osiride. Ad Ostara, così come la Dea è Vergine in fiore, il Dio prende l’aspetto di un guerriero, il campione della Dea, e come alcuni eroi ( Ercole o Artù ), ha 12 fatiche da attraversare, ognuna legata ad un segno dello zodiaco. In alcune rappresentazioni mitiche durante le celebrazioni, il ragazzo che impersona il giovane Dio, danzando attorno al cerchio, si mostra armato con la Lancia del Sole e con le Frecce della Passione e quando interpreta la sua parte, con il permesso della Dea, lancia le sue frecce nel sole e inizia il suo viaggio. E’ il simbolo della giovinezza e dell’istinto della natura. Come per gli altri festival stagionali antichi, questo giorno è stato in parte assorbito dalla Chiesa cristiana ed associato a due giorni importanti. Il primo è la festività dell’annunciazione della benedetta Vergine Maria, che cade il 25 marzo e il secondo, naturalmente, è la Pasqua, che riprende quasi per intero il simbolismo intrinseco della festività antica di origine pagana.

Questo festival prende il nome dalla Dea anglosassone della fertilità e della Primavera, Eostre/Ostara, i cui simboli sono le lepri, l’agnello (simbolo di rinascita e resurrezione divina, e anche legato al segno astrologico dell’Ariete, sotto il quale avviene l’equinozio di primavera), la colomba (simbolo della primavera, dell’amore, dell’anima che s’innalza e del divino femminile), le uova degli uccelli, i semi, la luna nuova, le farfalle ed i bozzoli. Interessante tradizione tipica della Pasqua è, infatti, lo scambio delle uova di cioccolato, in Germania ad esempio vi è l’usanza che i bambini, la mattina della domenica di Pasqua, chiamata Ostern, vadano alla ricerca nei giardini delle case delle uova nascoste dal “coniglio pasquale”, in Inghilterra si fanno rotolare sulla strada uova sode colorate fino a quando il guscio non sia completamente rotto. Questa tradizione è fortemente legata al culto della Dea precedentemente descritta, infatti nelle tradizioni pagane si celebrava il ritorno della dea andando a scambiarsi uova “sacre” sotto l’albero ritenuto “magico” del villaggio, usanza che dunque collega Eostre alle divinità arboree della fertilità. 

La leggenda narra che un giorno la Dea, mentre faceva giocare un gruppo di bambini, trasformò un uccello in coniglio. Con grande gioia dei bambini, l’animale stregato depose uova colorate. Da questa leggenda traggono origine il coniglio pasquale e il rito delle uova. I Celti associavano la lepre alle Dee della Luna e della caccia. Cacciare questo animale e cibarsene era proibito, eccetto che nel periodo primaverile e di Beltane, quando mangiare la lepre era considerato come un modo per accrescere la fertilità. Nella tradizione buddista le leggende narrano di come una lepre si fosse sacrificata per nutrire Buddha affamato balzando nel fuoco. In segno di gratitudine Buddha impresse l’immagine dell’animale sulla luna. L’uovo non è scelto a caso ma è da sempre simbolo di rinascita. Per il primitivo raccoglitore e cacciatore la Primavera portava gli uccelli a deporre le proprie uova e dunque ad avere un nuovo sostentamento dopo l’austerità dell’inverno. La stessa deposizione di uova differenti da parte delle diverse specie di uccelli potrebbe portare all’idea delle uova differentemente dipinte che si sono poi tramandate fino ai giorni nostri. Erano disegnati con colori brillanti e con vari tipi di strisce e cerchi che rappresentavano i cicli della vita, morte e rinascita. Il tuorlo dorato rappresenta il Dio Sole, il suo albume è visto come la Dea Bianca e il tutto è un simbolo della rinascita. Il cesto pieno di uova decorate sta ad indicare il grembo fertile della Madre. Sembra che l'uovo sia sempre stato usato come simbolo di fertilità, di vita, di creazione e di rinascita. L’uovo è il principio da cui nascono tutte le cose, l'ancestrale simbolo di vita. Porta in manifestazione tutto ciò che prima era solo allo stato potenziale. L'uovo che si schiude fa pensare alla neve e ai ghiacci che si sciolgono, liberando la vita che vi scorre all'interno. E’ un simbolo che accomuna molte Dee Antiche. E' interessante anche notare la somiglianza delle forme dell'uovo e delle ovaie, a rafforzare sempre il parallelismo uovo-vita. L'uovo svolge inoltre una funzione funeraria.

CELEBRARE OSTARA
-Molti pagani festeggiavano Ostara accendendo falò all'alba, suonando campanelle, decorando le uova e mangiandole ritualmente, oppure seppellendole come offerta (in questo caso usate colori alimentari).
-E’ il momento adatto per la magia dei semi, che darà i suoi frutti a Lammas o Mabon, e la benedizione dei semi da piantare nel vostro giardino.
-Organizzate un bel pic-nic se il tempo permette e potreste organizzare anche una piccola caccia al tesoro con i vostri amici o i vostri bimbi, dove dovranno trovare le uova decorate o di cioccolato.
-Offrite alla terra del fertilizzante composto da gusci di uovo sbriciolati e residui di caffè e per gli spiriti della natura del miele o dei cristalli.
-Passeggiate nella natura e avvertite il cambiamento in atto.
-In alcune tradizioni Wicca, nella settimana che precede questa festa ogni strega richiama alla mente le eventuali ingiustizie fatte a familiari e amici. Dopo averle scritte su un foglio, cerca per tutta la settimana di riequilibrarle porgendo scuse, restituendo prestiti, e così via. La notte della festa, ogni strega porta la lista e le azioni fatte per riequilibrare karmicamente le cose ingiuste. Nel corso del rito i fogli vengono bruciati, e il debito karmico è annullato.
-La casa può essere decorata con l’abbondanza dei fiori di primavera (comunque non cogliete quelli selvatici per non contribuire alla loro estinzione, o ancor meglio, comprate delle nuove piantine da tenere in casa o in giardino). I fiori e le candele pastello possono essere anche introdotti nel vostro spazio rituale.
-E’ il momento migliore per le “pulizie di primavera”.
-I cibi in tema con il giorno (collegare i vostri pasti alle stagioni è un buon metodo per armonizzarsi con la natura) comprendono quelli fatti di semi, come quelli di girasole, zucca e sesamo, ed anche pinoli. Principalmente le uova, uova sode, torte di miele, i primi frutti di stagione, biscotti, latte e miele. Anche i germogli sono appropriati, visto che sono vegetali a foglia, e verdi.
- Ad Ostara è tradizione fare la danza dell’equinozio. Un gruppo si muove in cerchio in senso orario, un altro gruppo in senso antiorario, per rappresentare l’equilibrio tra buio e luce. Un’altra danza tipica è la “grand allemande”. A coppie, disponetevi schiena contro schiena, toccate con la mano destra la persona di fronte a voi, muovendovi mentre questa si sposta, poi tendete la mano sinistra alla persona successiva e così via.

Incenso per Ostara:
2 parti di incenso; 1 parte di benzoino; ½  parte di noce moscata; ½  parte di petali di rosa; ½  parte di buccia di arancia grattugiata; 10 gocce di olio essenziale di caprifoglio, gelsomino o violetta.

La magia del seme
Sedetevi a meditare sulla vita, sul cambiamento delle stagioni, sulle energie che crescono sempre più forti. Ora pensate a tutti i nuovi progetti su cui desiderate lavorare sopra, o su ciò che desiderate. Prendete un seme per ogni progetto, poggiandoli uno alla volta nelle vostre mani a coppa, concentratevi sui pensieri o sulle visualizzazioni dell’obiettivo che avete in mente (siate sicuri che i vostri desideri siano etici e non causino il danno a chiunque, compresi voi). Quando avete caricato ogni seme della vostra intenzione magica, premeteli in una ciotola di terra, o direttamente nel terreno o nel vaso. Ora tenete la ciotola nelle vostre mani ed immaginate un flusso di luce scorrere dalle vostre palme nella terra, così eccitando i semi.

“Questo seme nella nuda terra vado a piantare
perché questa/o (qualità, progetto, desiderio o altro)) mia/o la/o voglio fare!
Seme, cresci, cresci forte, germoglia, cresci, cresci
(nome) mia/o sarà ,finché positiva nella mia vita
si ramificherà!”

Dovete prendervi cura delle piantine, il desiderio e l’intenzione si manifesterà insieme al processo di crescita della pianta.

-Nimue-

Fonti:
“L’arte della strega” di Dorothy Morrison
Siti:
“La Strega delle mele”
“Il calderone magico”

“Il cerchio della Luna”

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