Insieme all'assenzio è tra le mie piante preferite. L'artemisia rientra nell'insieme delle erbe sacre alla Dea, e fa parte delle così dette erbe di San Giovanni. Ormai siamo nel periodo della raccolta, è giunto il momento di far pulizia nella dispensa delle erbe, buttando quelle vecchie e sostituendole con quelle nuove. La Natura ormai è in piena fioritura, la vita esplode nei campi e nei boschi, è prospera e generosa. La conoscenza delle erbe spontanee è fondamentale per chi pratica l'Arte, ma anche per chi si avvicina alle cure naturali, o semplicemente ama gustare le saporite e sane erbe di campo, imparando a riconoscerle dalle erbe velenose e tossiche. Spesso chi segue una spiritualità pagana non conosce le erbe e tende a rivolgersi alle erboristerie, che hanno sicuramente prodotti di ottima qualità, ma che non sono stati raccolti e preparati in modo rituale e/o per un fine magico, la pianta non ha quindi lo stesso valore e lo stesso potere di quella raccolta personalmente. Le erbe acquistate in erboristeria sono sicuramente ottime per preparare decotti e tisane, o altri preparati che necessitano esclusivamente delle proprietà fisico-chimiche della pianta, ma non per un uso rituale, questo perché non hanno conservato molto del loro potenziale energetico e magico. Munitevi quindi di un erbario e andate a passeggio tra i campi e nei boschi, imparate a conoscere e riconoscere le erbe, ad amarle e rispettarle. Ricordatevi di raccogliere sempre e solo ciò che è necessario, facendo attenzione a non rovinare la pianta madre e restituite qualcosa in cambio in segno di ringraziamento, va bene un cristallo, la posa del caffé, i gusci dell'uovo, del latte, magari sbattuto con un uovo (sono tutti ottimi fertilizzanti) o della semplice acqua (se vi sembra ne abbiano bisogno).
Per chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza delle piante e il loro uso rituale/magico, le loro proprietà erboristiche e anche il loro utilizzo in cucina può richiedere i miei PDF "Il Grimorio Verde - I Tesori della Terra" e "Il ricettario della Strega in Cucina" http://spaziosacroaltaredibrigida.blogspot.it/2013/01/i-miei-ebook.html
Ritorniamo all'Artemisia....ecco un estratto del mio PDF "Il Grimorio Verde - I Tesori della Terra"
NOME BOTANICO: Artemisia
Vulgaris
GENERE:
Femminile
PIANETA:
Venere
ELEMENTO: Terra
DIVINITA’: Artemide,
Diana, Artio.
POTERI: Forza, protezione, poteri psichici, sogni profetici, previsioni astrali e
curativi.
DESCRIZIONE: L’Artemisia
vulgaris è una pianta perenne rizomatosa, con foglie profondamente incise senza
peduncolo, di colore verde scuro nella pagina superiore e cinereo nella pagina
inferiore. I fusti vengono emessi dai rizomi nella primavera. Sono scanalati,
di color rossastro e ramificano, specialmente in alto, portando delle fitte
pannocchie di capolini poco appariscenti. Il polline abbondante viene
trasportato dal vento.
HABITAT E COLTIVAZIONE: Si trova comunemente in tutta Italia, cresce
spontanea specialmente sulle scarpate, presso i bordi delle strade, nelle zone
ruderali e incolti come campi abbandonati o luoghi vicini a corsi d'acqua; ma
anche nei campi coltivati, nelle colture in genere e nelle vigne (è considerata
sia pianta infestante che sinantropa). È molto rustica e sempreverde se il
clima lo permette. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH
neutro e terreno con alti valori nutrizionali, ma mediamente umido. La semina
viene effettuata in semenzaio, vista la ridottissima dimensione dei semi. Le
piantine allo stadio di 2-4 foglie e alte circa 10 cm vengono trapiantate in
pieno campo utilizzando le comuni trapiantatrici. Non esiste allo stato attuale
una densità ottimale per la coltura industriale perché sono poche le prove
agronomiche effettuate su questa pianta. Sulla base dei pochi dati disponibili
sembra che una densità di circa 6 piante per mq rappresenti il giusto
compromesso per lo sviluppo della pianta e per l’accumulo del principio attivo.
Il massimo contenuto di artemisinina nella pianta coincide con la fase di inizio fioritura. E’
questo il momento opportuno per la raccolta, che viene effettuata falciando le piante. Queste poi
sono poste ad essiccare in locale coperto e ventilato. Predilige i terreni franchi
esposti a sud, ma si adatta anche in terreni argillosi. La pianta è poco
esigente nei riguardi dei fattori nutritivi. Alle nostre latitudini la specie
ha un ciclo di crescita primaverile-estivo e la
fioritura avviene nella tarda estate. La pianta è moderatamente resistente
alle basse temperature e dissecca
totalmente con le prime gelate.
RACCOLTA: Le
foglie si raccolgono in giugno; le sommità al tempo della fioritura in luglio;
la radice in ottobre. I fiori si raccolgono in boccio o appena aperti. La
radice dopo la fioritura, verso ottobre, recidendo la pianta a 40-50 cm. dal
terreno.
PROPRIETA’ MAGICHE E CURIOSITA’: Bruciata da sola o con altre erbe appropriate
sviluppa dei principi attivi che favoriscono gli stati medianici ed i poteri
psichici. In Inghilterra questa pianta è infatti parte integrante di rituali
evocatori e spiritici. In molti luoghi (compresa l’Italia) viene invece
utilizzata per scacciare malefici e negatività. Un infuso di Artemisia è
indispensabile per pulire e magnetizzare sfere e specchi magici. L'artemisia
può essere usata come un incenso (mista in parti uguali col legno di Sandalo)
per rafforzare i poteri psichici. Provate a usarla quando state per effettuare
una divinazione o per consultare la sfera di cristallo. L'artemisia può essere
anche messa vicino al letto per favorire i viaggi astrali. Altri usi magici
includono la forza, protezione, sogni profetici e guarigione. Il nome di questa
pianta è probabilmente legato alla Dea Artemide e alla regina Artemisia che per
prima ne scoprì e divulgò le virtù terapeutiche. Fate un bagno con questa pianta perché
purifica dalle male azioni commesse. Bruciare l'artemisia allontana le forze
maligne ed è utile a scopi curativi. Gli indiani d' america bruciavano
l'artemisia tridentata durante le loro cerimonie. Si dice che questa pianta sia
stata donata alle donne dalla Dea Artemide per rendere regolare il ciclo
mestruale e per aiutare nei parti difficili. In effetti l'Artemisia contiene
proprietà antispasmodiche. In passato si portava un rametto di artemisia in
tasca quando si doveva viaggiare o intraprendere un lavoro importante. La
tradizione prevede che si intreccino corone di questa pianta per ornare il capo
delle giovani, allontanare gli spiriti maligni e alleggerire il cuore. Con
l'Artemisia in oriente vengono confezionate figurine magiche che rappresentano
tigri. Appese fuori dalla porta allontanano gli spiriti malvagi.
PROPRIETA’ CURATIVE: La pianta di Artemisia ricca di proprietà curative
ha un basso contenuto in olio essenziale assenza in tuione la pianta risulta
meno tossica rispetto all'assenzio, ma le sue proprietà aromatiche e digestive
sono molto meno marcate rispetto a quelle dell'Assenzio. Per questo motivo
viene scarsamente impiegata. L'infuso e la tintura alcolica sono un rimedio in
caso di febbre e raffreddore, disturbi al fegato e stomaco, mestruazioni
dolorose e parassiti intestinali. L'infuso può anche essere impiegato per
pulire e cicatrizzare piccole ulcerazioni della pelle. Non adatta alle donne in
gravidanza e durante l’allattamento.
ho il tuo libro ed ammetto merita,lo utilizzo spesso da circa 3 anni appena iniziai il mio percorso...
RispondiEliminaNe sono felice, grazie mille :)
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